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Giano 47. Europa e Zeus: un dossier transatlantico (settembre 2004)

 

Giano 47

Tra i miti classici ce n'è uno - ripreso nelle Metamorfosi di Ovidio - ma ricorrente in varie versioni - che rappresenta il potente Zeus in forma di bianchissimo toro tentare la formosa Europa dai candidi veli, ed essere da lei ammirato, accarezzato con la mano virginea e ambiguamente sollecitato, infine montato sulla morbida groppa e forse spronato alla corsa. Il mito si sdoppia in due principali esiti della situazione: una nuova trasformazione di Zeus in aquila, seguita da violenza e morte, e un amplesso consensuale, bello quanto potevano la varie asimmetrie. E dunque: fu quello di Zeus ratto, o accettata seduzione? Fu quella d'Europa innocente lusinga, o ella partecipava degli "spiriti animali" del quadrupede?
"Giano", dio romano alla sua volta bifronte, presenta tesi e ipotesi che vanno dall'una altra interpretazione .Prevalgono, nel rapporto tra Europa e lo Zeus americano, la menzogna e il conflitto, oppure la comune natura capitalistica? E questa può, come sempre nella storia tra i soggetti dell'imperialismo e tra gli stessi Stati europei, dar luogo a forme estreme di rivalità? Oppure si risolverà in conflitto concorrenziale, con fasi dialettiche concordate, sulla base di una "equa" compartecipazione alla gestione del mondo "terzo", e in particolare delle risorse energetiche delle quali il "modello" euro-americano ha comunque bisogno?
Le varie discussioni interne sono state sensibili a questi e ad altri interrogativi, tutti molto evidenti negli articoli che presentiamo, dal cui complesso risulta comunque l'attuale sproporzione tra lo stato di fluidità incoerente dell'Unione Europea e la maggiore compattezza degli Usa. Gli elementi informativi fornitici da Gordon Poole nell'articolo di apertura chiariscono la falsa alternativa della sfida elettorale in corso, ma possono anche essere letti comparativamente: là c'è una classe politica con possibilità di ricambio organico, di contro alla totale mancanza di una "classe politica" europea, per non parlare del suo ricambio. Il tema "transatlantico", che ha già avuto spazio nella nostra rivista; ne avrà ancor più in futuro, compresi gli opportuni approfondimenti storici.
Del presente numero vogliamo intanto segnalare altri scritti di grande interesse: le Analisi dedicate agli Stati dell'ex-Urss (Panaccione), all'India (Imbriani) e alla Siria (Silvia Rossi) e i due contributi al già edito (n.46) dossier Clima, energia, ambiente, curato da Angelo Baracca, che avrà ulteriori seguiti nei prossimi fascicoli.