Skip to main content

Giano

"Giano" è una rivista figlia degli anni '80, nata nel solco della peace research ma assai presto obbligata alla ricerca di nuove vie, nuove proposte, possibili chances di pace stabile che non fossero quelle di una semplice composizione diplomatica o comunque di una qualsiasi fine della "guerra fredda", ma sussulti di coscienza escatologica, rivendicazioni di lotta e conquiste di popolo. Anche cominciando dal poco, da un seme gettato.
Condizione prima per una rivista di questo genere è di non spalmare l'ecumene con un facile pacifismo, ma condurre un approccio sistematico dei punti di crisi, conoscere gli altri, andare oltre le efemeridi della politica internazionale per guardare in faccia i rischi incombenti, indicarne le fonti.

La cultura storica e la sfida dei rischi globali

Supplemento al numero 40 di Giano

La cultura storica e la sfida dei rischi globali

di Luigi Cortesi

Problemi e rischi globali – Per una nuova storia – "La crisi del passato – Inadeguatezza della storiografia, e di questi stessi appunti – Sulla rivoluzione industriale – Polanyi e gli altri – Hobsbawm e Wallerstein – A.J. Toynbee e C. Ponting – "Lunga durata" e antropocentrismo – Studi italiani – Gli inganni del ’900 – Rischio nucleare e rischio entropico: una sinergia mortale


Premessa
La mia esposizione può essere divisa in quattro parti:
nella prima parte cerco di definire cosa dovrebbe intendersi per problema globale e per rischio globale, e la connessione dei problemi con i rischi (e, quindi, di individuare i problemi estremi, propriamente "finali", di assoluta rilevanza, che costituiscono il presupposto del discorso);
nella seconda parte intendo illustrare i rapporti in cui questi problemi si pongono con la cultura che caratterizza la nostra età storica, e quindi le loro attinenze con la storiografia;

Giano 57. Questo (ultimo?) numero (dicembre 2007)

Come abbiamo già comunicato con mezzi diversi, i tre fascicoli di "Giano" previsti per il 2008 non usciranno; si riprenderà, se le condizioni lo consentiranno, con il 2009. Dopo 19 anni di vita difficile - una durata che faceva pensare ad una sicura stabilità tra le principali riviste nazionali - "Giano" è costretto a sospendere le pubblicazioni. Lo fa malvolentieri, rendendosi conto che l'interruzione è un segno di per sé negativo; ma non è stata trovata una diversa soluzione ai problemi aperti.
Il motivo immediato della sospensione - ragioni di salute del direttore - è semplice e perfino sproporzionato; ma il Comitato Direttivo, da quasi tre anni al corrente della situazione, e al quale ho rimesso nel giugno scorso il mandato, non è stato in grado nelle riunioni e consultazioni degli ultimi mesi di designare un nuovo direttore, o una direzione collettiva, cui non sarebbe mancato il contributo di esperienza e di solidarietà di chi ha fondato e diretto fino a questo momento la rivista, che non può che auspicare una felice ripresa delle pubblicazioni.
Condividi contenuti